NULLA DI NUOVO ALL'ORIZZONTE "TEMPORALE"

La pandemia COVID-19 ha messo e sta mettendo a dura prova la popolazione mondiale stravolgendo qualsiasi tipo di linea consuetudinaria che abitualmente rispettavamo.
Sicuramente, è un emergenza di tipo sanitario e di questo TUTTI ne abbiamo contezza, MOLTI invece hanno percepito marginalmente lo stress dei mercati mondiali, POCHI sanno come gestire le crisi dal punto di vista Economico - Finanziario e Comportamentale.
Mi rivolgo a tutti coloro che sono possessori di un Dossier Titoli attivo o più semplicisticamente possiede investimenti, ma anche a quella platea che rigetta questo mondo in quanto troppo complesso e "PERICOLOSO" perchè ne ignora il funzionamento e le dinamiche.
Tanti investitori in questo periodo storico stanno soffrendo di ansia e terrore, perchè vedono i loro risparmi, accumulati con sacrificio e lavoro, sgretolarsi in poche settimane. Sono gli stessi che fino al 21.02.2020 gioivano per rendimenti favolosi ed eclatanti provenienti da una economia "positivista" e un trend rialzista che mai avrebbe potuto far sospettare un crollo cosi immediato e catastrofico.
Ebbene sì "NULLA DI NUOVO ALL'ORIZZONTE".
Nel primo grafico sono riassunte le crisi più incisive degli ultimi cinquant'anni e i dati ad esse correlati.
La maggior parte di queste sono state appellate come la "peggiore crisi di sempre" puntualmente smentite da quella successiva.
Quello che voglio evidenziare è la RESILIENZA delle economie mondiali. Ho indicato le due crisi più vicine come entità ma totalmente diverse come apparato radicale in quanto provenienti da motivazioni scatenanti completamente diverse (TERRORISMO "crollo Torri Gemelle" - DEBITO SUBPRIME "fallimento Lehman Brothers").
Gli aspetti su cui vorrei focalizzare l'attenzione sono due: DURATA e ENTITA'.
L'AMPIEZZA DELLA CORREZZIONE (ovvero la durata temporale dello shock sui mercati) risulta contenuta e l'ENTITA' estremamente aggressiva. Il rimbalzo invece perdura nel tempo, ma quello che è davvero confortante è l'entita, che risulta essere ben più importante ed incisiva.
La sinusoide sulla destra descrive "passo-passo" i comportamenti dell'investitore medio correlati alle varie situazioni di mercato.
PERCHE' QUESTI GRAFICI?
Per affiancarvi ed aiutarvi a leggere nel miglior modo possibile le GRANDISSIME OPPORTUNITA' che questa crisi, come le altre, ci riserverà nel prossimo futuro.
Per tranquillizzarvi e dirvi che, la Ripresa non è una sensazione o un presentimento o utopia, ma si basa su dati certi, su corsi e ricorsi storici e sul naturale comportamento dei mercati finanziari.
NON dobbiamo assolutamente abbandonare gli orizzonti temporali e gli obiettivi prefissati all'inizio del nostro percorso come investitore, per la mera paura dettata da un momento di sconforto, che ahimè ci può stare, ma non ci deve assolutamente distrarre dal raggiungimento del traguardo.
DOBBIAMO approfittare dei minimi storici per ripartire, per pianificare nuovi obiettivi, per potenziare quelli già in essere, per far sì che questo periodo buio, possa domani, farci tornare a sorridere ancor di più prima.
PUOI UTILIZZARE LA SEZIONE SOTTOSTANTE PER RIVOLGERMI EVENTUALI DOMANDE O PERPLESSITA', SARA' MIA PREMURA RISPONDERTI QUANTO PRIMA
CONDIVIDIAMO LE STESSE PREOCCUPAZIONI E LE POSSIBILI OPPORTUNITA'

"volatilità ai tempi del Coronavirus"
ECONOMIA, FINANZA ED ANDAMENTO MERCATI.
"Dal 23 febbraio u.s. il coronavirus ha fatto capire che era anche in Italia. Oggi, studi più approfonditi, ci riferiscono che il virus circolava già da qualche settimana, forse qualche mese.
Nei giorni seguenti l'Italia, anche a causa di una comunicazione errata, s'è appiccicata (senza volerlo) l'etichetta di untore. La necessità medica di contenere il contagio ha fatto sì che venissero emesse ordinanze di blocco per i comuni del lodigiano e del basso padovano.
Queste misure inusuali hanno scatenato le derive scomposte più su richiamate. Ovviamente, tutto ciò ha riverberato immediatamente sui prezzi di borsa, creando ribassi. L'eco è rimbalzato a livello internazionale e l'incertezza diffusa ha scatenato il panico: dall'assalto ai supermercati, alla corsa alle mascherine/amuchina, alle vendite in borsa anche sui mercati esteri.
Allo stesso tempo le forti misure di contenimento adottate in Cina rimbalzavano sui media, con cadenza ora per ora. È chiaro che la situazione emergenziale ha determinato - a livello globale - un'alta incertezza che, sommata all'emotività che caratterizza l'uomo, ha determinato forte volatilità dei prezzi nelle varie borse, facendole scendere.
Inoltre, ai timori per la salute pubblica, prioritari su qualsiasi tema, si sono poi aggiunti i timori per un fermo dell'economia.
Oggi molte aziende hanno la loro filiera produttiva e distributiva dislocate in vari stati. Rilevarne i blocchi possibili (es. non unico: le difficoltà di approvvigionamento materie prime per la produzione) ha causato ulteriore tensione, perché le aziende valgono in borsa se sono capaci di produrre utili. Temendone la contrazione, i più emotivi hanno venduto contribuendo al ribasso.
Poi ci sono gli speculatori al ribasso: coloro che vendono oggi a 10 per ricomprare domani a 8. Nella loro logica significa guadagnare il 20%. E più scendono i prezzi ... più guadagnano. Questo, ve l'ho spiegato varie volte, non significa investire, bensì speculare. Ma la speculazione al ribasso puoi attuarla solo nel breve termine, poiché nel lungo i veri vincenti saranno solo gli investitori. Cioè: coloro i quali puntano sulla crescita. Pianeta terra che è destinato a crescere nei suoi consumi anche per aumento della popolazione (le stime sono di circa 10 miliardi di persone nel 2050; tutte persone che dovranno: studiare, vestirsi, viaggiare ... in breve: consumare. Quindi, in prospettiva, per le aziende ci sarà molto da produrre).
Ora, va detto senza giri di parole, l'intero mondo è in stato confusionale, perché l'emotività dei più è vincente sulla razionalità dei meno, tra i quali mi ricomprendo insieme a voi che mi state leggendo. I nostri investimenti soffriranno nel breve.
Però, abbiamo dalla nostra diverse motivazioni più che valide - "scientifiche" - per tener duro, e ve ne riepilogo qualcuna:
- a) Chi vende riesce a farlo solo perché significa che c'è chi compra; per il secondo, infatti, è un'ottima occasione per fare investimenti a prezzi scontati.;
- b) Anche se l'economia subirà uno stop, questo potrà essere solo temporaneo, poiché tutta l'umanità avrà ancora bisogno di beni e servizi, e di più ne avrà se ne ha subito una "sospensione emergenziale", come in questa circostanza;
- c) Tutti voi siete investitori di lungo termine ed in questo momento non avete la necessità di liquidare. Perciò la perdita sugli investimenti è in realtà solo virtuale, come virtuale lo era il guadagno sino al 23 febbraio. Solo se si vendesse otterremmo una perdita reale. Ma sarebbe preferibile non farlo!
- d) Quando l'emergenza coronavirus sarà passata, il sistema economico si rimetterà in moto e, gradualmente, ritroverà l'equilibrio ad oggi smarrito. La borsa, che anticipa gli accadimenti, rifletterà nei prezzi al rialzo delle azioni questo nuovo equilibrio. E più sarà stato forte il ribasso più forte sarà il rialzo di recupero. In quanto tempo accadrà? Non so dirvelo, non sono un mago indovino! Ma è plausibile che avvenga, come è avvenuto tante volte in passato dopo crisi sistemiche anche di grande portata (guerre, epidemie, crollo torri gemelle 2001, ecc.). Certamente bisognerà essere pazienti o meglio ... razionali;

- e) I vostri risparmi e patrimoni furono investiti scegliendo tra le migliori Società d'investimento al mondo. In esse vi sono grandi competenze tecniche e quello che vi posso garantire è che saranno usate tutte per meglio tutelarvi;
- f) Molti di voi stanno comprando a rate. Nel ribasso si faranno sempre ottimi acquisti;
- g) Coloro che hanno investito i capitali in forma fissa (non rateale) sono ben diversificati: per rischio, nazione, gestore, settore, valuta. La diversificazione in strumenti diversi ci consentirà di fare, tra un po' di tempo, delle valutazioni sull'opportunità o meno di: incrementare, riallocare o mantenere;
- h) In questa contingenza tutte le massime autorità governative mondiali hanno "l'attenzione alta" e forte sarà di certo la "tutela generale" che via via sarà implementata a nostra salvaguardia sia in termini di salute sia in termini economico-finanziari. In altre crisi del passato i mercati furono lasciati a se stessi ed in proprio recuperarono;
- i) Lavoro nella finanza da 35 anni ed ho assistito a tante crisi severe. Ricordo come fosse ieri il peggior lunedì nero: 19 ottobre 1987. L'indice della borsa americana, il Dow Jones, quel giorno registrò una perdita del 22,61 %. Il crollo risultò essere il più grave dell'intera storia economica. Il rischio di una nuova "grande depressione" fu però rapidamente scongiurato, grazie alla ripresa dei corsi avvenuta nei mesi successivi all'evento. Oggi solo gli addetti ai lavori lo ricordano;
- j) Più di 20 laboratori delle migliori società di ricerca scientifica mondiale stanno lavorando alla ricerca del vaccino. Quando sarò trovato e ne sarà confermata la sua validità scientifica sono certo che tutto il mondo brinderà ... borse comprese.
Concludendo: in questa fase è necessario guardare le cose con grande razionalità e sano distacco emotivo, osservandole con competenza per quello che realmente sono e non per come gli altri hanno interesse a rappresentarcele o maldestramente ce le espongono.
Armiamoci di forza d'animo, pazienza e fiducia nelle Istituzioni scientifiche.
Prendiamoci cura di noi stessi e degli altri attuando le direttive governative emanate."
Lettera aperta di un consulente finanziario ai propri clienti e lettori
FONTE : BLUERATING
PER QUALSIASI SUPPORTO E QUALSIASI CONSIGLIO NON ESITATE A SCRIVERMI O A CONTATTARMI.
ESSERE CONSULENTE FINANZIARIO SIGNIFICA AVERE UN DOVERE SOCIALE E DI TUTELA DEL RISPARMIATORE.
Spunti di finanza comportamentale
"Mental Accounting"

Richard Thaler l'ha chiamato "mental accounting", letteralmente tradotto come contabilità celebrale. E' il meccanismo che scatta in un investitore che agisce di pancia in momenti di importante volatilità o di storni sensibili di mercato. secondo la finanza comportamentale, gli investimenti finanziari, le oscillazioni dei prezzi delle azioni e perfino le crisi finanziarie sono frutto delle scelte delle persone, e spesso sono irrazionali. In un momento come questo, dopo la doccia fredda sui mercati, seguendo il ragionamento di Thaler l'unica vera arma di difesa è il realismo. «La correzione dei mercati azionari può essere vista non tanto come un riprezzamento dei fondamentali e quindi degli utili futuri, ma piuttosto come un riprezzamento dell'equilibrio tra rischio e rendimento condito da fattori tecnici», ha detto Alessandro Tentori, Chief Investment Officer di AXA IM Italia. «Il contesto macroeconomico è caratterizzato da una crescita forte e sincronizzata, nonché da una politica monetaria che a livello globale non appare per nulla restrittiva. Inoltre, una stima approssimativa del livello neutrale del Treasury decennale si avvicina al 3.5% e non possiamo quindi considerare il livello attuale come un inibitore di crescit
Filiali Widiba una "Realtà"
il mondo ci sta conoscendo...

PIR <<Piani Individuali di Risparmio>>
Finalmente qualcosa che fa al caso del Risparmiatore
I PIR saranno proposti e gestiti da società di gestione del risparmio (SGR). Sono riservati alle persone fisiche. Non potranno essere cioè sottoscritti da aziende e da altre persone giuridiche.
Le risorse raccolte in un piano individuale di risparmio, potranno essere investire in diversi strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, quote di fondi di investimento e anche conti correnti bancari. Un "vincolo di diversificazione" prevede che il 70% di quanto investito debba essere destinato a strumenti finanziari emessi da imprese italiane. Ma anche da imprese europee, purché abbiano una stabile organizzazione in Italia. Il restante 30% può essere destinato ad altri strumenti finanziari, anche ai conti correnti o ai conti deposito.
Il 30% del primo 70% (quello da destinare alle imprese italiane o europee stabilite in Italia) deve essere investito in strumenti emessi da imprese diverse rispetto a quelle incluse nel FTSE Mib.E cioè verso aziende di dimensioni minori (PMI), come quelle quotate nei segmenti MidCap (il paniere dei titoli a media capitalizzazione), Star (il segmento delle società ad alti requisiti), Standard o sul mercato AIM. Un "vincolo di concentrazione" impone che non più del 10% del portafoglio possa destinato a strumenti emessi dallo stato emittente.
I piani di investimento individuale non hanno una durata massima. E' invece definita una durata minima di 5 anni sopra i quali non verranno applicate tasse sulle rendite finanziarie. Rispettando questo limite, siamo di fronte ad un investimento che possiamo considerare di medio periodo. E per chi lo vuole, può diventarlo anche di lungo. Se le somme vengono riscosse prima dei 5 anni il risparmiatore delle versare la normale tassazione del 26% su quanto ha guadagnato, sia in termini di capital gain che sui dividendi percepiti.
LA TASSAZIONE DELLE RENDITE
La tassazione delle rendite finanziarie è stata portata nel 2014 al 26%, ad eccezione dei titoli di stato emessi da Stati Sovrani che rientrano nella White List, per cui rimane al 12,5%. L'aliquota del 26% si applica anche il rendimento dei conti correnti (compresi i conti deposito) e dei depositi postali. Per quanto riguarda i piani individuali di risparmio, è prevista l'eliminazione della tassazione sulle rendite finanziarie se i soldi vengono tenuti nel PIR per più di cinque anni.I PIR sono soggetti all'imposta su successioni e donazioni?
No, anche in caso di successione o donazione è confermata la neutralità fiscale del piani individuali di risparmio.
Advisor Online.it :
"Chi è un Personal Banker"
Cosa si intende per Private Banking?
Per Private Banking si intende quella attività bancaria rivolta al settore delle famiglie e delle imprese individuali; comprende, oltre le operazioni tradizionali (depositi, conti correnti, prestiti), anche prodotti innovativi (piani di previdenza integrativa, finanziamenti immobiliari con coertura assicurativa ecc.). Insomma si occupa di servizi finanziari e consulenziali dedicati in maniera personalizzata alla gestione dei patrimoni dei clienti.
Cosa offre un Private Banker?
Attraverso un rapporto confidenziale, il Private Banker analizzerà le aspettative dei suoi clienti, proponendo soluzioni in termini di:
· Investimenti Finanziari;
· Credito, leasing e finanziamenti;
· Consulenza fiscale;
· Protezione assicurativa;
· Pianificazione previdenziale;
· Pianificazione successoria;
· Consulenza Immobiliare;
· Consulenza finanziaria per l'azienda;
Investimenti Finanziari? Chiedete al vostro Private Banker
Gli investimenti finanziari consistono nell'utilizzo di risorse appartenenti al proprio patrimonio con l'obiettivo di avere un ritorno economico, contenendo i rischi, e secondo le proprie aspettative.
L'investimento finanziario può essere mediante varie forme, come investendo in azioni, fondi comuni di investimento, obbligazioni, titoli di Stato, gestioni patrimoniali (gpm e gpf), Sicav, ma anche attraverso le unit linked, mediante l'utilizzo di particolari assicurazioni di tipo finanziario e tante altre forme finanziarie. Il Private Banker valuterà i rischi e i benefici di ogni tipo di investimento e proporrà al proprio cliente, le soluzioni più adeguate e più sicure, tenendo conto soprattutto delle aspettative e della predisposizione al rischio del suo cliente.
Credito, leasing e finanziamenti: il Private Banker vi aiuterà nella scelta
Un master per un figlio, acquistare una nuova casa, investire del capitale per la propria azienda, sono solo alcune delle problematiche che si pongono nella vita quotidiana dei clienti dei Private Banker, e quest'ultimi devono dare i propri consigli anche su queste situazioni, definendo per ogni singolo progetto i benefici e i rischi di capitale.
Il Private Banker dà Consulenza fiscale
Chi può essere sicuro che non sta pagando tasse più del dovuto? Il Private Banker aiuta il proprio cliente nella pianificazione strategica anche in campo fiscale.
Protezione Assicurativa? Fidatevi del consiglio del Private Banker
Scegliere delle coperture adeguate per proteggersi da accadimenti non desiderati e poco piacevoli è una strategia da adottare per salvaguardare il proprio patrimonio e per vivere in maniera più serena.
Il Private Banker valuta insieme ai suoi clienti anche questo aspetto, che non deve essere lasciato al caso.
Pianificazione Previdenziale nel periodo post-lavoro, insieme al Private Banker
E' opportuno per tutti pianificare il proprio futuro, anche nel periodo post lavorativo, valutando in maniera previdenziale i propri capitali. Il Private Banker definisce con il suo cliente gli obiettivi finalizzandoli ad un mantenimento del proprio tenore di vita.
Pianificazione Successoria. Attenzione alle scelte
Si tratta di una fase molto delicata che va gestita al meglio per valorizzare e mantenere ciò che è stato costruito nel tempo. A tale obiettivo il cliente con il suo Private Banker pianificherà in maniera meticolosa tutto il da farsi.
Consulenza immobiliare? Chiedete al Private Banker
Il mercato immobiliare è molto complesso da interpretare e fare le scelte giuste non sempre è semplice per un cittadino normale. Il Private Banker valutando le varie soluzioni, identificherà l'investimento immobiliare più sicuro e redditizio.
Consulenza finanziaria per l'azienda, il Private Banker valuterà anche questo aspetto
Spesso i clienti dei Private Banker hanno delle aziende da portare avanti; hanno perciò bisogno di un consulente fidato che dia loro delle dritte anche per gli investimenti da fare nella propri azienda. Il private Banker, insieme a consulenti adeguati da lui scelti, daranno le giuste indicazioni al proprietario dell'azienda.
PIANO D'ACCUMULO DEL CAPITALE
"La formica e La cicala"

Esopo: "Durante l'estate la formica lavorava duramente, mettendosi da parte le provviste per l'inverno. Invece la cicala non faceva altro che cantare tutto il giorno. Poi arrivò l'inverno e la formica ebbe di cui nutrirsi, dato che durante l'estate aveva accumulato molto cibo. La cicala cominciò a sentire i morsi della fame, perciò andò dalla formica a chiederle se potesse darle qualcosa da mangiare..."
Morale: chi nulla mai fa, nulla mai ottiene.
Non servono grandi risorse per ottenere ottimi risultati. Il piccolo risparmiatore, o colui che riesce a mettere da parte poche centinaia di euro a fine mese può utilizzare un PAC (Piano di Accumulo di Capitale).
Il PAC è una soluzione straordinaria perchè grazie ad una programmazione temporale ed economica, permette di raggiungere gli obiettivi prefissati all'inizio dell'investimento.
COME FARE:
Con l'ausilio del vostro Consuente Finanziario, prima di sottoscrivere un Pac, andrete a considerare la vostra capacità di risparmio, le vostre esigenze o obiettivi, ed infine sceglierte l'importo della rata, durata del piano e frequenza dei versamenti. Una volta profilati, sarà possibile individuare il fondo a voi più indicato. In linea di massima un fondo obbligazionario è senz'altro un investimento poco rischioso, confrontandolo con un fondo bilanciato che prevede un rischio maggiore e un fondo azionario che vi offre il massimo del rischio.
Di pari passo col rischio vanno però anche i rendimenti - minimi con un fondo obbligazionario, elevati con un fondo azionario.
FUNZIONAMENTO:
La durata di un Pac può variare da un minimo di uno a un massimo di quarant'anni . L'importo minimo della rata è di 50€ (cifra accessibile a chiunque).
due principali finalità:
- accantonamento progressivo del risparmio generato periodicamente;
- riduzione del rischio dell'investimento attraverso l'applicazione del principio del "dollar cost averaging"
"DOLLAR COST AVARAGING"

ANALISI TECNICA PAC: Il cliente con la sottoscrizione di un PAC non fa altro che impiegare una cifra determinata per l'acquisto di quote di un fondo di investimento (strumento che consente di per se una buona diversificazione).
Il valore delle quote però, varia a seconda dell'andamento volatile del mercato azionario (come da foto, dove i tratti rossi sono i momenti in cui noi acquistimo le quote), quindi facciamo l'esempio:
Bene, ammettiamo che la quotazione all'inizio dell'oscillazione valga 5 euro e poi salga fino a un massimo di 10 euro, precipiti poi a 2 euro e infine risalga a 5 euro.
Ora, immagina di aver comprato in modo costante 100 euro di quote in ognuno di quei momenti. Con la quota a 5 euro compri 20 quote. Con la quota a 10 euro ne compri 10. Quando la quota scende a 2 euro ne compri 50, e infine atre 20 quote le compri quando ritorni a 5 euro.
- 100 (SOMMA INVESTITA) : 5 (COSTO QUOTA) = 20 (NUMERO QUOTE ACQUISTATE)
- 100: 10 = 10q
- 100 : 2 = 50q
- 100 : 5 = 20q
- TOTALE QUOTE ACQUISTATE 100 (20+10+50+20)
In totale nel tempo hai comprato 100 quote investendo 400€ che, alla fine della simulazione, poniamo il caso di disinvestire con il valore della quota pari a 5 euro, hanno un controvalore di 500 euro. ( 5€ x 100 quote) = 500€
ottenendo 100 euro di ricavo in un momento in cui il mercato è uguale al punto di partenza.
MORALE: con un minimo ma costante risparmio (formica), si puo' accumulare e rivalutare, ma soprattutto godere nel veder realizzare i propri obiettivi, quelli familiari e/o quelli di un figlio.
PENSATE OGGI AL VOSTRO FUTURO... E AFFIDATEVI AD UN CONSULENTE CHE SAPPIA AFFIANCARVI E CONSIGLIARVI PROFESSIONALMENTE, GLI STRUMENTI PER RAGGIUNGERE I VOSTRI OBIETTIVI.
TU CI CREDI ALLA PENSIONE...?
Iniziamo con un piccolo excursus storico per capire quanto la nostra situazione previdenziale sia cambiata negli anni.
In Italia il sistema pensionistico è variato nel tempo, lo Stato si è reso protagonista di diversi cambiamenti forzati volti a sopperire scompensi della finanza pubblica.
Fino a Dicembre del 1992 il sistema vigente era quello Retributivo, il lavoratore iscritto all'INPS riceveva una pensione il cui importo era collegato alla retribuzione percepita negli ultimi anni di lavoro. Con una rivalutazione media del 2 per cento per ogni anno di contribuzione, per 40 anni di versamenti, veniva erogata una pensione che corrispondeva a circa l'80 per cento della retribuzione percepita nell'ultimo periodo di attività lavorativa.
Dopo la riforma Amato '92 lo scenario cambia: si innalza l'età per la pensione di vecchiaia e si estende gradualmente, fino all'intera vita lavorativa, il periodo di contribuzione valido per il calcolo della pensione; Le retribuzioni prese a riferimento per determinare l'importo della pensione vengono rivalutate all'1 per cento, di fatto ha determinato una riduzione del grado di copertura pensionistica.
Con la Riforma Dini '95 dal sistema retributivo si è passati a quello contributivo. Dando vita al cosidetto sistema Misto che comprende tutte le casistiche che si sono create per quei lavoratori che inquadrano il loro periodo lavorativo a cavallo tra queste due riforme.
Ma oggi come si calcola la nostra "pensione"?
Entriamo così nel regime totalmente Contributivo.
Riforma Fornero 2012 La pensione viene calcolata in base ai versamenti effettuati dal lavoratore e non agli ultimi stipendi percepiti. Si è innalzata ulterioremente l'età pensionistica di uomini e donne, stabilendo i requisiti per la "pensione di vecchiaia" (in base all'età anagrafica): un lavoratore può accedere alla pensione o al compimento di 66 anni e 7 mesi di età (unitamente a 20 anni di contributi) oppure al versamento di almeno 41 anni e 10 mesi di contributi (42 anni e 10 mesi per gli uomini).

Inoltre lo stato ogni 2 anni provvederà ad un adeguamento periodico dei requisiti di pensionamento in funzione dell'allungamento della speranza di vita.
E allora perchè la busta arancione?
Esattamente per l'ultima frase scritta, lo stato non può sostenere gli scenari futuri, che prevederanno delle condizioni ancor più insostenibili per il lavoratore. La classe '80 è la prima che ne risentirà ed è la prima che se ne sta rendendo conto, avendo ricevuto la "BUSTA ARANCIONE" e scoprendosi pensionata a 77 anni (causa precarietà lavorativa e mancato versamento dei contributi), con un minimo improponibile dovuto al regime Contriibutivo che li colpisce in pieno.
Per concludere lo Stato sfrutta questa trovata della "BUSTA..." per mettere in guardia il lavoratore e indirizzarlo verso la previdenza complementare consentendogli di correre ai "ripari" prima che sia troppo tardi. E per una volta mette a disposizione anche dei vantaggi fiscali di cui beneficiare per chi decide di intraprendere intelligentemente una soluzione di questo tipo.
Resto a completa disposizione per una consulenza ad hoc senza impegno.
Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro.
(Deepak Chopra)
I TUOI RISPARMI SONO AL SICURO?
Sorprese da Bail in....

Se vuoi delucidazioni in merito scrivi pure qui...
ESISTE DAL 1940 NEL MONDO, IN ITALIA PUZZA ANCORA DI NUOVO....

Sembrerebbe giusto oggi, guardando quello che sta succedendo sul palcoscenico finanziario nazionale, europeo e mondiale che il buon vecchio detto: " i soldi sotto il materasso" risulterebbe la migliore delle soluzioni per difendere i propri sacrifici lavorativi di una vita.
Poi però mi chiedo, se la mia salute vacilla, perchè mi rivolgo ad un medico? se il mio coinquilino mi cita ai danni, perchè un avvocato? se la mia macchina non parte più, perchè un meccanico?
La risposta verrebbe immediata, perchè il medico conosce il corpo umano e tutte le sue patologie, perchè l'avvocato conosce i cavilli legislativi, perchè il meccanico conosce ogni parte meccanica dell'auto.
La FINANZA e i suoi operatori funzionano nello stesso identico modo. "I soldi sotto il materasso"? subiranno una perdita non quantitativa, ma di valore la cosidetta Inflazione.
E allora come il medico cura con la giusta terapia, l'avvocato ha ragione sul coinquilino usando il comma ... dell' art ..., e il meccanico cambiando il volano fa ripartire l'auto, anche il consulente finanziario studiando con il proprio cliente il suo profilo di rischio, le tempistiche, la quantità di risparmio formato, ma prima di tutto capendo gli obiettivi che si è prefissato, studia e propone gli strumenti finanziari indicati per lui e per i suoi risparmi.

Daccordo, ma allora perchè un consulente finanziario e non la banca o la cara vecchia posta?
La risposta è di una semplicità disarmante, eppure il pensiero italiano è schiavo ancora di preconcetti consuetudinali radicati ad un secolo fa se non di più.
Negli Stati Uniti l' " Investment Advisor " (consulente finanziario) ormai è una figura con un ruolo SOCIALE, di EDUCATORE FINANZIARIO, ed è stato riconosciuto nel lontano 1940. La gestione del cliente oggi obbligatoriamente passa prima dal "fee only" (consulente finanziario) e poi si gestisce con prodotti finanziari.
In Italia siamo fermi ad inizio XX secolo; se sono in banca o se sono in posta, sono al sicuro. Chiunque con un po di cultura finanziaria potrebbe smentire questo oggi.
In soldoni stiamo parlando di Aziende a 360°privatizzate, che per vivere hanno bisogno di "vendere", fare budget, guadagnare, proprinando a volte prodotti non consoni al profilo del cliente, abusandosi molte volte della buona fede e dell' "Ignoranza in materia". Vedi banca Etruria e tutto quello che ne è disceso.
Non sto cercando di denigrare, sto cercando di fare chiarezza. C'è un unica basilare discriminante tra i due modus operandi, che mi ha fatto propendere per la mia attuale professione,
LA LIBERTA' DI SCELTA.
La mia professione mi permettere di cucire e creare un abito su misura con la stoffa del colore o della fantasia che cliente preferisce.
Gli altri ti fanno indossare un abito che per quanto perfetto possa essere, non veste bene perchè non risponde a ciò che realmente avevi chiesto, ma purtroppo quello hanno in esposizione e quello devono vendere.